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autore
brano
 
Cicerone
I doveri, I, 123
 
originale
 
[123] Senibus autem labores corporis minuendi, exercitationes animi etiam augendae videntur, danda vero opera, ut et amicos et iuventutem et maxime rem publicam consilio et prudentia quam plurimum adiuvent. Nihil autem magis cavendum est senectuti quam ne languori se desidiaeque dedat; luxuria vero cum omni aetati turpis, tum senectuti foedissima est. Sin autem etiam libidinum intemperantia accessit, duplex malum est, quod et ipsa senectus dedecus concipit et facit adulescentium impudentiorem intemperantiam.
 
traduzione
 
123. Quanto ai vecchi, essi dovranno diminuire le fatiche del corpo e aumentare gli esercizi della mente; e dovranno impegnarsi ad aiutare con consigli e saggezza quanto pi? ? possibile gli amici, la giovent? e, soprattutto, la patria. D'altra parte, non c'? cosa da cui la vecchiaia debba pi? rifuggire che dall'abbandonarsi a una torpida inerzia; e la lussuria, se ? brutta in ogni et?, nella vecchiaia ? suprema vergogna; se poi vi si aggiunge anche l'intemperanza nei piaceri, doppio ? il male, perch? la vecchiaia, mentre disonora se stessa, rende pi? sfacciata l'intemperanza dei giovani.
 

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